Diogene di Sinope

    Questa simpatica massima è riportata nelle Vite dei Filosofi, uno dei primi trattati sulla storia della filosofia, ad opera dello storico Diogene Laerzio.

    La frase riportata contiene una domanda, posta da un anonimo interlocutore, a Diogene di Sinope (da non confondere con l’autore del trattato di cui sopra), detto il Cinico.

    Egli infatti fu colui che pose le basi per la corrente filosofica del cinismo. Uomo alquanto particolare, Diogene abbandonò ogni proposito di vita sociale e si ritirò a vivere in una botte (letteralmente) a Corinto.

    Qui esercitò fino alla sua morte le virtù dell’autocontrollo e dell’autosufficienza. Un celebre aneddoto che vi farà comprendere la caratura del personaggio lo troviamo in Vite Parallele di Plutarco.

    («Poiché molti statisti e filosofi erano andati da Alessandro [NA. Magno] congratulandosi con lui, questi pensò che anche Diogene di Sinope, che era a Corinto, avrebbe fatto altrettanto. Ma dal momento che il filosofo non gli diede la minima attenzione, continuando a godersi il suo tempo libero nel sobborgo di Craneion, Alessandro si recò di persona a rendergli visita; e lo trovò disteso al sole. Diogene sollevò un po' lo sguardo, quando vide tanta gente venire verso di lui, e fissò negli occhi Alessandro. E quando il monarca si rivolse a lui salutandolo, e gli chiese se volesse qualcosa, egli rispose: "Sì, stai un po' fuori dal mio sole". Si dice che Alessandro fu così colpito da questa frase e ammirò molto la superbia e la grandezza di un uomo che non aveva nulla ma solo disprezzo nei suoi confronti, e disse ai suoi seguaci, che ridevano e scherzavano sul filosofo mentre si allontanavano: "Davvero, se non fossi Alessandro vorrei essere Diogene.»)

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