Dante a Venezia

Quale nell'Arzanà de' Viniziani
bolle l'inverno la tenace pece
a rimpalmare i legni lor non sani

È così che Dante descrive l’Arsenale che tanto lo affascinò durante la sua visita a Venezia. È anche grazie al racconto del poeta che conosciamo la instancabile attività dei cantieri navali veneziani di quell’epoca. Questo scenario lo colpì tanto da inserirlo nella sua Divina Commedia: infatti nel XXI canto dell'Inferno, per spiegare la pena riservata ai barattieri, l'immersione nella pece bollente, parla proprio dell’Arsenale di Venezia.

Queste tre terzine sono state incise su una lapide a sinistra dell’ingresso dell’Arsenale, dove si erge anche il suo busto. La visita di Dante a Venezia fu involontariamente la causa della sua morte, poiché sulla strada del ritorno, passando nei pressi delle Valli di Comacchio, Dante contrasse la malaria, che lo uccise a Ravenna il 14 settembre 1321.
- Dove:Venezia

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