Costola di balena

Esistono diverse ipotesi sull’origine dell’osso.

Si sostiene possa essere una costola di balena o di un ittiosauro: si dice che sia una reliquia portata dai crociati, proveniente dalla Terra Santa e appesa come simbolo ex voto.

Alcuni dicono sia un fossile di dinosauro trovato sui monti Lessini, appeso all’arco della Costa con la funzione di proteggere la città di Verona. Oppure, ancora, potrebbe essere una sorta “souvenir” portato dai veronesi nel 1571 d.C., in occasione della partecipazione alla battaglia di Lepanto contro i Turchi.

L’ipotesi più probabile, tuttavia, spoglia il reperto di ogni sua accezione occulta. Esso sarebbe nient’altro che una semplice insegna pubblicitaria delle antiche spezierie (o farmacie) che svolgevano la loro attività in questa zona della piazza. Difatti, si narra che la polvere dell’osso grattugiato avesse proprietà medicinali.

Grazie ad alcuni rappresentazioni pittoriche, è possibile risalire al periodo in cui l’osso venne appeso all’arco: l’osso comparve, per la prima volta, in una stampa del 1750 d.C..
- Dove:Verona

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